Comitato Territoriale

Parma

COLORI NELLA STORIA: SAMPDORIA

Sampdoria

di Pietro S.

La Sampdoria nasce nell’agosto del 1946 dalla fusione tra la Sampierdarenese e l’Andrea Doria. I colori della maglia sono strettamente legati alla storia di queste due antiche società genovesi che videro negli anni venti del secolo scorso la Sampierdarenese  indossare una maglia bianca con fascia orizzontale rossonera mentre l’Andrea Doria una maglia partita bianca e blu.

La storia delle due società, entrambe sezioni di polisportive presenti anche in altri sport, fu abbastanza travagliata a partire dagli anni venti del novecento. Infatti mentre se da un lato entrambe le formazioni a diverso titolo e non ininterrottamente riuscirono a gareggiare nell’allora serie A disputando anche accesi derby con il Genoa, a partire da quel periodo ci fu una serie di fusioni e successive scissioni che rimescolarono le compagini societarie coinvolgendo anche altre squadre liguri come la Sestrese, la Rivalorese e la Corniglianese; proprio da una di queste unioni tra le cinque squadre nacque nel 1927 sotto il riordino delle politiche sportive voluto dal regime fascista, la Dominante squadra impopolare con divise nere bordate di verde o bianco e con fascio littorio e grifone sul petto.

Visto però lo scarso feeling con i tifosi e i risultati scarsi il club si scioglie e solo nel 1946 si ha la fusione che dà origine alla Sampdoria; per inciso l’unica variante sulle maglie fu l’introduzione al centro della fascia dello stemma di Genova per ribadire che l’unione era stata generata da atleti e dirigenti della città. Da quell’anno la maglia unica nel panorama calcistico italiano a sfondo blu e con fasce orizzontali bianca, rosso, nera e bianca, diventa il simbolo della società e la Samp, come viene spesso chiamata dai tifosi, inizia la sua avventura in serie A contando ad oggi quattro retrocessioni in serie B.

Le uniche varianti nella divisa sono i pantaloncini che da bianco sono passati a blu e viceversa, in un biennio erano anche neri, e i calzettoni che hanno seguito la stessa sorte dei pantaloncini anche se a volte sono stati presentati a righe bianche e blu.

Con l’avvento degli sponsor negli anni ottanta, le fasce si abbassano per lasciar posto a quest’ultimi e a partire dalla stagione 1980/81 anche allo stemma della società che è una silhouette del marinaio Baciccia caricatura resa famosa negli anni sessanta dall’attore Gilberto Govi in alcune apparizioni su Carosello; recentemente il centro anti-tabacco e l’Asl di Genova avevano chiesto la rimozione dallo stemma della pipa del marinaio perché dava cattivo esempio, ma il presidente del club ha cortesemente risposto che non vi era necessità poichè la pipa era spenta!

Tra la seconda metà degli anni ottanta e la prima degli anni novanta, la Sampdoria vive il suo momento magico vincendo il suo primo e per ora unico scudetto nel 1991, quattro coppe Italia, una coppa delle coppe e sfiorando una clamorosa vittoria in Coppa Campioni quando fu sconfitta solo nei tempi supplementari della finale del 1992 dal Barcellona; sono anni in cui nella squadra militano campioni che hanno segnato un’epoca anche a livello di calcio italiano e la mente corre ai gemelli del gol Gianluca Vialli e Roberto Mancini, attorno ai quali si era cementato un affiatamento di spogliatoio e uno spirito di squadra che risultò fondamentale per il raggiungimento dei successi sul campo.

La favola Samp, così come quella del Verona alcuni anni prima, durò fino a quando il club resistette alle pressioni dei grandi team che volevano accaparrarsi i suoi campioni e nell’immaginario collettivo la società così come alcune altre fu presa ad esempio della lotta tra piccole squadre di un tempo passato e i grandi team multinazionali simboli di uno sport sempre più dominato da sponsor e televisioni.

La tifoseria blucerchiata viene oggi riconosciuta a differenza degli anni settanta, come una delle più corrette e organizzate; al suo interno e specialmente nella disputa delle gare casalinghe, vi sono più gruppi che vanno da quello più famoso “Ultras Tito Cucchiaroni” ad uno che offre mutuo soccorso ai tifosi in difficoltà denominato “Marinai nei guai”; da ricordare anche numerosi gemellaggi tra cui quello storico di durata più che ventennale con i tifosi del Parma con i quali vengono promosse iniziative comuni, come quella contro la tessera del tifoso, e momenti di convivialità con annessa partita di calcio prima dell’incontro ufficiale tra le due squadre.